Presentata oggi al Cop25, la Conferenza internazionale sui Cambiamenti Climatici che si svolge a Madrid, lo studio a firma del prof. Piero Di Carlo, Eleonora Aruffo e William Brune, che mette in evidenza come sia anticipata la data di inizio della vendemmia nel calendario vitivinicolo. L'analisi dei dati si è resa possibile grazie alle informazioni sull'andamento del ciclo produttivo, raccolte dal 1817, presso la Cantina Valentini di Loreto Aprutino (Pescara).
Qui di seguito le dichiarazioni del Prof. Di Carlo, partendo dal presupposto che nel 1817 l’uva veniva raccolta a metà ottobre, oggi a fine agosto:
«A causa dell’incremento della temperatura, l’inizio della vendemmia nell’area vestina è anticipata di circa 6 giorni per ogni grado di aumento della temperatura. Un altro fenomeno che contribuisce all’anticipo della vendemmia è l’aumento delle precipitazioni intense, come ad esempio le ‘bombe d’acqua’, poiché in questi eventi l’acqua viene dispersa e non accumulata nel suolo»
Di seguito i link di alcuni articoli che si sono occupati dell'argomento: