Il progetto SAPIENTIAM (Secondary organic Aerosols Production in pre and post-Industrial-like ENvironments : The Impact of biogenic and Anthropogenic emissions on cliMate), di cui il Prof. Piero Di Carlo è supervisor per l'Università degli studi G.D'Annunzio di Chieti-Pescara in partnership con l'Università di Harvard (supervisor prof. Scott Martin) e la Dott.ssa Eleonora Aruffo beneficiaria, è stato approvato dalla comunità europea e verrà finanziato nell'ambito di del programma Horizon 2020 - Research and Innovation Framework Programme, Marie-Curie Global Fellowship.

La valutazione ha raggiunto un punteggio del 98,7/100.

Le emissioni antropogeniche (cioè le particelle e i gas in tracce) sono in costante aumento a causa dell'industrializzazione, che induce ampi cambiamenti al clima terrestre, degrado locale della qualità dell'aria e impatti sulla salute umana. L'obiettivo del progetto SAPIENTIAM è quello di identificare nuovi meccanismi che permettano di descrivere lo stato atmosferico preindustriale e il suo cambiamento come conseguenza delle emissioni di attività umane legate all'industrializzazione. Le particelle organiche secondarie sono prodotte in atmosfera dalle reazioni di composti organici volatili, principalmente di natura biogenica, in presenza di ossidi di azoto (NOx) e solfato (SO2). Una delle principali incertezze del ruolo delle particelle sui cambiamenti del clima e della qualità dell'aria è legata all'impatto delle emissioni antropogeniche sulle loro concentrazioni e proprietà.

Al fine di definire nuovi meccanismi di formazione delle particelle atmosferiche in condizioni preindustriali e postindustriali, un esperimento di laboratorio sarà condotto dai ricercatori dell’Università d’Annunzio presso la Reaction Chamber di Harvard. In dettaglio, l'atmosfera dell'ambiente pre-industriale incontaminata sarà simulata nella camera considerando prima solo le emissioni biogeniche e, quindi, aggiungendo il contributo delle emissioni antropogeniche come NOx e SO2. Studi recenti hanno evidenziato l'importante ruolo svolto dall'oceano come potenziale fonte di particelle atmosferiche, ma le osservazioni sul campo per confermare questa ipotesi sono piuttosto rare. Pertanto la seconda fase del progetto prevede di verificare i risultati ottenuti dagli esperimenti di laboratorio in una campagna sul campo nel mare Adriatico, su una Torre offshore attrezzata, con la partecipazione dei ricercatori dell’Università di Harvard. Tale sito rappresenta un innovativo esempio post-industriale, in cui l'interazione tra le emissioni biogeniche e antropogeniche è scarsamente esplorata.